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Un settore che “pesa” non ha bisogno di “pesi”

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Opportunità e rischi al convegno di Conftrasporto-Confcommercio (25.01.2023)

Al di là del calembour, questo potrebbe essere in estrema sintesi il messaggio emerso dal convegno di Conftrasporto-Confcommercio Le sfide per la crescita: il futuro dei trasporti e della logistica tra la svolta sostenibile e nuove tasse all’orizzonte, svoltosi a Roma il 25 gennaio scorso.

I macrodati offerti dal paper presentato all’incontro parlano chiaro: l’80% delle merci in Italia viaggia su gomma, mentre attraverso il trasporto marittimo passano il 60% di importazioni e il 50% di esportazioni. Bene anche il trasporto merci ferroviario, che ha superato i livelli del 2019.

A frenare il pieno sviluppo del potenziale del settore, però, interviene un sistema burocratico che rende tortuoso l’accesso alle risorse stanziate per mitigare l’aumento dei costi legato a crisi energetica e caro materiali, con il rischio di vanificare le opportunità offerte dal PNRR. A questo si aggiunge un carico fiscale eccessivo soprattutto sull’autotrasporto, che dal 1991 al 2017 ha ridotto le emissioni del 30% ma è soggetto a una carbon tax 5 volte superiore a quella dei settori agricolo e industriale.

Tra le proposte Conftrasporto ha rivolto al governo quelle che riguardano in particolare l’autotrasporto sono:

Nel suo intervento, il presidente di Confrasporto Paolo Uggè ha fatto appello alle “tre esse”: “sostenibilità, sicurezza data dal rispetto delle regole, sistema logistico. Senza un sistema logistico che funzioni e necessita di infrastrutture, accessibilità, integrazione delle varie modalità e permeabilità noi non riusciremo a far compiere passi in avanti al nostro paese.”

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